La storia-Gruppo Corale "LA REIS"
Signore e Signori, non sembrava vero potessimo arrivare a tal punto, invece... eccoci qua!!! Vi chiederete: ma cos'é "LA REIS"? E' semplicemente un gruppo di uomini più o meno giovani, uniti dal piacere del canto che fanno del loro hobby motivo d'incontro e di amicizia. Probabilmente alcuni di voi, soprattutto gli appassionati, sapranno quali e quanti sforzi occorrono per portare avanti un discorso di gruppo. Ma l'amore per il canto corale fa sì che ogni piccola delusione e scoramento, in alcuni periodi difficili, vengano superati con slancio e fiducia.
Inoltriamoci, passo dopo passo, alla scoperta del nostro coro a voci virili.
Ci teniamo particolarmente, come degna introduzione, presentare il contesto geografico e sociale in cui vive "LA REIS". Tra le montagne del West-Italy nel sud del Piemonte, in piena Ousitanho, nella bellissima, aspra ed ancora incontaminata Valle Maira fa capolino San Damiano Macra! La nostra Valle Maira ha montagne stupende, incastonate da innumerevoli laghetti alpini, disseminate di boschi di pini e larici e, più in alto, di verdi pascoli e scoscesi pendii tra costoni rocciosi e brulle pietraie. Tutto fra i silenzi irreali che solo la montagna sa regalare. Per contro, ha subito negli anni passati un forte spopolamento, il tessuto sociale si é indebolito drasticamente, portando l'abbandono di piccole e grandi borgate sparse nei profondi valloni laterali che la circondano. "Grangie", abitazioni che nascondono tra le pietre bianche dei muri, sotto le "lauses" (lastre di ardesia, che un tempo ne ricoprivano il tetto, sbriciolate in terra dopo il crollo dovuto all'abbandono), istorie di miserie, accompagnate più da sofferenze che da gioie, latente povertà contadina, duro lavoro per strappare alla terra di che sfamarsi, ora monumenti di un passato e di una civiltà estinta.
Il lettore attento capirà immediatamente quali grandi perdite hanno dovuto subire questi luoghi ma fortunatamente negli ultimi anni c'è stato un ritorno alla montagna e tanti paesi e borgate sono rinati.
Il panorama che più da vicino tocca l'ambito corale, si presenta quasi privo di volenterosi del canto. Occorre ampliare a dismisura il raggio di ricerca di appassionati e rende in alcuni momenti difficile il ritrovarsi in numero sufficiente per le consuete prove. Tutto ciò facilitato dall'assoluta mancanza di tradizione riguardo al canto corale nei nostri luoghi e la disabitudine al canto nella vita di tutti i giorni, soprattutto tra i giovani...
Ma veniamo al nome scritto in lingua provenzale-occitana: "LA REIS" ovvero "la radice". In provenzale-occitano innanzi tutto perché siamo tra i confini di quell'antica terra che dai Pirenei, attraverso tutta la Francia meridionale, giunge fino alle basse valli alpine cuneesi e torinesi, e poi perché da queste parti, soprattutto nelle borgate, si parla ancora questa meravigliosa lingua. Negli ultimi anni c'é stato un risveglio, una ricerca delle tradizioni, degli antichi valori del mondo provenzale-occitano. Il ritrovato interesse ha portato alla riscoperta di quell'eredità culturale, artistica ed umana, lasciata da chi ci ha preceduto, che giaceva sepolta nei ricordi degli anziani, alla riscoperta di una cultura che é stata ed é la "nostra" cultura. "La Reis" é nata in questo contesto e nel suo essere coro tenta di mantenere vivo, attraverso le sue cante, ciò che ricorda il passato. E se qualche volta siamo riusciti a trasmettere questo messaggio al pubblico, ne siamo orgogliosi e felicissimi poiché pensiamo sia il miglior risultato cui un coro possa ambire! Dopo pochi anni la sede viene trasferita nel concentrico di San Damiano Macra, nei locali concessi dal Comune, il quale bisogna sottolinearlo ci ha sempre aiutato sia nella copertura delle spese vive della sede stessa, sia d'appoggio alle iniziative che via via abbiamo proposto e realizzato. Il 1994 segna per il coro un momento triste e difficile. Il 10/04/1994 uno dei fondatori del coro, Piergiorgio EINAUDI, subisce un grave incidente automobilistico, che a 22 anni lo costringe a vivere in carrozzina, tetraplegico. Il coro si stringe intorno all'amico. Inizialmente va a fargli visita al centro di riabilitazione di Coubert nei pressi di Parigi, poi, con gioia, lo riabbraccia e lo riaccoglie tra i ranghi, dando il suo grande contributo per il sostegno morale dello sfortunato ma "indistruttibile" Pier.
Bernardino Olivero dirige il coro fino al 1994. Dal 1995 il già corista e autodidatta Andrea EINAUDI, subentra alla direzione del coro e apporta immediatamente il suo stile, la sua impronta, grazie al grande entusiasmo e carisma cui é dotato, mantenendo comunque inalterate le caratteristiche iniziali di indirizzo musicale cui si era ispirato il coro. Infatti il repertorio, fin dagli albori, prende spunto essenzialmente dai canti tradizionali di montagna e degli alpini, ricalcando il repertorio del coro S.A.T. di Trento. Si attinge inoltre ai canti popolari piemontesi rielaborati da Angelo AGAZZANI, ai canti d'autore, vedi Bepi DE MARZI e Masino ANGHILANTE. Quest'ultimo, grazie alle sue poesie, ci ha permesso di presentare alcuni canti in lingua provenzale con armonizzazioni proprie del coro o regalateci con gran cuore ed amicizia da Carlo SEMERIA. Canti profondamente nostri che ci caratterizzano ed improntano il nostro essenziale repertorio. Di recente vanno ad aggiungersi diversi canti presi a prestito dai cantori del coro trentino SOSAT. Un'amicizia particolare ci lega al coro "Cesare RINALDO" di Coggiola (BI) dal quale abbiamo imparato ad amare l'armonia del canto corale, inimitabile nell'impostazione e perfetto nell'amalgama di voci, diretto fino a ier l'altro,da Domenico BASSOTTO, maestro ricco di personalità, di umiltà, generoso e stimato da tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Un legame quasi di parentela ,invece, ci unisce al coro polifonico di Monterosso Grana (CN), "LA CEVITOU", con il quale abbiamo sempre passato serate bellissime in amicizia ed allegria, che serbiamo gelosamente nel nostro cuore. Insieme a Fabrizio SIMONDI, che adesso dirige il coro polifonico "L'ESCABOT" di Caraglio che con la sua indubbia capacità musicale e interpretativa nella direzione, prima con "La Cevitou" e adesso con "L'Escabòt" é arrivato lontano e gli auguriamo possa ripetersi e ottenere nuovi successi anche in futuro.
Dal 2001 "LA REIS" è gemellata con il Coro Polofonico "ZENTE SARDA" di Ovodda, paese "barbaricino" incastonato tra i monti del Gennargento in provincia di Nuoro dove abbiamo trovato dei "fraire" (fratelli) e ad ogni incontro (ah se non ci fosse il mare di mezzo) la festa si fa Festa con la maiuscola!!!
Nel 2011, alla presentazione de 'L tò Almanac 2012 (Primalpe) "La Reis" viene insignita del: "Premio speciale del Centro Occitano "Detto Dalmastro" per la divulgazione della lingua, della cultura e della letteratura tramandata attraverso i canti alpini in lingua occitana"
Nel 2018, il Comune di Roccabruna (CN) ha consegnato al nostro maestro EINAUDI Andrea
il "Premio speciale Alberto Isaia 1000 anni della Valle Maira"
(il premio viene assegnato ad autori di opere che contribuiscono a documentare e valorizzare la Valle Maira)
Un saluto a tutti voi, grazie e arrivederci a presto!!!